Ciao a tutti, amici sportivi! Oggi voglio parlarvi di un giocatore che ha fatto parlare di sé e che ha un legame speciale con la mia città, Palermo: Francesco Di Mariano. Ricordate quando da ragazzino si destreggiava tra i campi della Ribolla, la scuola calcio fondata dallo zio Totò Schillaci? A raccontarci di quei tempi è Giuseppe De Domenico, il suo primo allenatore, il quale lo ricorda con affetto e passione.
Immaginate un giovane Di Mariano che, con la sua agilità e il suo talento, veniva paragonato a un piccolo Kakà. De Domenico, oggi 71enne e con un bagaglio di esperienza invidiabile, non ha mai smesso di sostenere questo ragazzo, e le sue parole risuonano come un eco familiare tra i tifosi: “Volata, Francesco! Volata, Francesco!”. Quante emozioni! Quante partite vissute insieme a quei ragazzi, tra sogni di gloria e sudore.
Ora, con Andrea Sottil sulla panchina del Modena, Di Mariano ha finalmente trovato il suo posto. Giocando nel 3-5-1-1, sta riscoprendo la gioia di giocare come trequartista, il suo ruolo naturale. De Domenico sottolinea come l’abbia sempre visto come un giocatore generoso, ma snaturato quando è stato spostato sulla fascia. Non so voi, ma a me piace pensare a quanto sia fondamentale per un calciatore esprimere il proprio potenziale nel ruolo che più gli si addice.
E adesso, mentre il Modena è primo in classifica, Di Mariano sembra tornare a divertirsi. Gli manca solo il gol, ma come sostiene De Domenico, è solo una questione di tempo. Non vi sembra che ci sia qualcosa di magico nel vederlo tornare a brillare?
Immaginate la scena: il “Renzo Barbera” che si riempie, gli spalti vibrano di entusiasmo, e De Domenico tra il pubblico, pronto a incitare il suo ex pupillo. “Spero finisca 3-2 per il Palermo, con una doppietta di Francesco”, dice con un sorriso. Questa è la bellezza del calcio: le storie che si intrecciano, le rivalità che si spostano, e i sogni che possono ancora avverarsi.
E voi, che ne pensate? Riuscirà Di Mariano a tornare in Serie A da protagonista? Sarà in grado di realizzare quel gol che tutti noi aspettiamo? La sua storia è un promemoria del fatto che il calcio è fatto di passione, ma anche di pazienza e perseveranza. In fondo, ogni giocatore ha bisogno di trovare il proprio ritmo, e Francesco sembra essere sulla strada giusta.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate! E chissà, magari un giorno lo vedremo al “Renzo Barbera” con la maglia del Palermo, a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Forza Francesco, siamo tutti con te!