Quando 32.922 persone assistono a una beffa snnunciata
Eccomi qui, di ritorno dal Barbera. Gambe ancora tremanti, voce ancora rotta. Ho visto la partita da Curva Nord, settore che oggi era una bolgia con 32.922 spettatori paganti (dato ufficiale, senza contare gli accrediti). E ora, mentre cerco di riprendermi, vi do i voti. Non quelli della Gazzetta, non quelli ufficiali. I voti del cuore, di chi c’era, di chi ha vissuto ogni secondo di questa maledetta domenica.
PALERMO
JORONEN 8.5 – Il muro di Finlandia
Due parate che valgono una stagione. Al 72′ Sersanti calcia bene, arretrando, centrando la porta – una di quelle conclusioni difficili da parare. Jesse va sul rimbalzo e la toglie dall’angolino. Miracolo. Poi nel finale altra parata decisiva su Pyyhtiä che aveva calciato da buona posizione. Ma poi arriva il cross di Zanimacchia, Bereszyński lo tocca di testa, e il pallone entra. Joronen nulla può fare. Cinque parate totali, voto 8 nelle statistiche. Meritato.
AUGELLO 8.0 – Il nostro Picasso
Tommaso oggi ha fatto cose che in Serie B si vedono poco. Cross millimetrici, 45 passaggi (36% di precisione secondo le statistiche, ma quelli che contano sono arrivati), 4 passaggi chiave. Al 38′ mette un cioccolatino perfetto per Brunori che passa davanti a Della Valle e manca il 2-0 per centimetri. Centimetri! Per tutta la partita ha corso, crossato, difeso. Senza Augello questo Palermo non funziona. Punto.
SEGRE 7.5 – L’eroe sacrificato
Il gol. IL GOL. Al 32′ arriva la giocata di Pohjanpalo che passa davanti a due difensori e colpisce di testa. La palla carambola tra Nieling e Segre, e finisce in rete. 1-0! Il Barbera esplode. Io ero in piedi che urlavo come un pazzo. Poi arriva il VAR. Attesa infinita. Controllo del braccio. Quale braccio? Di chi? Alla fine si capisce: era il gomito di Nieling. Gol valido. Delirio totale. Ma Segre era già ammonito (minuto 18), e Inzaghi all’intervallo lo toglie per evitare il secondo giallo. Scelta tattica che si capisce, ma che ti spezza il cuore. L’uomo del gol fuori all’intervallo.
POHJANPALO 7.5 – Il finlandese furioso
Quel gol è suo. È suo anche se l’ha segnato Segre. Joel fa una giocata “da attaccante che non c’entra in tubo con questa categoria” – passa davanti a DUE difensori, colpisce di testa, genera la carambola vincente. È il tipo di azione che fa la differenza tra una squadra da playoff e una da promozione diretta. Joel oggi ha dimostrato di essere da Serie A. Peccato che poi non siamo riusciti a chiuderla.
RANOCCHIA 6.5 – L’acrobata sfortunato
Al 23′ ci prova con un mancino che “decolla in curva” dopo aver tentato l’acrobazia. Aveva provato la giocata spettacolare, peccato per l’esito. Filippo oggi ha corso tanto, lottato, ma la precisione non era dalla sua parte. All’8′ c’era una “situazione di superiorità numerica 3 contro 2 in corsia ma sfruttata male per l’errore di Ranocchia”. Sostituito al 56′ insieme a Brunori per cambiare qualcosa. Il cambio non ha funzionato.
PALUMBO 6.5 – L’ex che danza
Antonio ex Modena, oggi contro i suoi vecchi compagni. E si è visto. Però ha avuto qualità, ha fatto “danzare il pallone sulla linea laterale” più volte. Tre passaggi chiave nelle statistiche, zero tiri. L’ex che vuole dimostrare ma che conosce troppo bene e che viene troppo ben conosciuto. Esce all’82’ per Vasić.
DIAKITÉ 7.0 – Il guerriero dimezzato
Settanta minuti solidi. Al 10′ colpo di testa che arriva ma non trova lo specchio. Sei duelli su otto vinti secondo le statistiche. Ha corso, lottato, dato tutto. Poi al 70′ esce per fare spazio a Bereszyński. Cambio difensivo per blindare il risultato. E sappiamo tutti come è andata. Salim quando era in campo, eravamo 1-0. Quando è uscito… beh.
BRUNORI 6.5 – Il capitano dei rimpianti
Al 38′ Augello lo serve perfettamente. Brunori passa davanti a Della Valle e calcia. Mancano centimetri. CENTIMETRI. Quella palla doveva entrare. Se fosse entrata, ora saremmo qui a parlare di un 2-0, di tre punti, di primato in classifica. Invece parliamo di un pareggio amaro. Matteo ha corso, ha lottato, ma oggi non è stata la sua giornata. Sostituito al 56′. All’inizio della partita si è anche scusato con Tonoli dopo avergli fatto male al naso.
CECCARONI, PEDA, PIEROZZI 6.5 – La difesa del “quasi”
Hanno retto per 76 minuti contro un Modena che ha tirato 16 volte. Peda e Pierozzi con qualche imprecisione, Ceccaroni più solido. Ma quando arriva l’autorete su corner, anche il muro migliore del mondo non può fare nulla. La difesa ha fatto il suo, ma non è bastato.
BERESZYŃSKI 5.0 – La tragedia greca in 20 Minuti
Entra al 70′. Al 76′ – SEI MINUTI DOPO – arriva il cross di Zanimacchia. Adorni era rimasto alto da corner, la palla attraversa l’area, e Bereszyński la tocca di testa. Autorete. 1-1. Il Barbera ammutolisce. Io ero lì, ho visto la scena al rallentatore: il pallone che entra, Bereszyński che si porta le mani alla testa, i compagni che provano a consolarlo. Sei minuti, Bartosz. Sei minuti per passare dall’essere il salvatore al capro espiatorio. Il calcio è crudele. E oggi lo è stato con te più che con chiunque altro.
GOMES 6.0 – Il sostituto invisibile
Entra all’intervallo per Segre ammonito. Claudio fa il suo: gestisce, recupera palla, cerca di tenere il possesso. Sei passaggi, 5% di precisione nelle statistiche. Non ha fatto male, non ha fatto bene. È entrato per tamponare, non per brillare. Missione compiuta a metà.
BLIN, LE DOUARON 6.0 – I cambi che non cambiano
Entrano al 56′ con l’idea di gestire il pallone e tenere distante il Modena. Ma il Modena non si ferma, continua a spingere, continua a creare occasioni. Alexis ha fatto qualche tackle, Le Douaron ha provato a far salire la squadra. Ma la sensazione è che il piano di Inzaghi non abbia funzionato. Volevamo blindare l’1-0, abbiamo preso l’1-1.
VASIĆ S.V. – Otto Minuti di Disperazione
Entra all’82’, quando la partita è già sul filo del rasoio. Otto minuti, un passaggio chiave (secondo le statistiche), zero conclusioni. Troppo poco per giudicare, troppo tardi per cambiare qualcosa.
MODENA – Gli Avversari che Meritavano Qualcosa
TONOLI 6.5 (poi infortunato) – Il martire dell’ottavo minuto
Otto minuti di partita, poi Brunori lo colpisce al naso. Tonoli prova a rientrare, ma continua a sanguinare. “Probabilmente si tratta proprio di frattura” – questo è quello che si capisce dalle immagini. Sottile è costretto al cambio dopo appena otto minuti. Va dal quarto uomo furioso: “Gli ha spaccato il naso e neanche un giallo!” Daniel, ti è andata male. Auguri di pronta guarigione.
CHICHIZOLA 6.0 – Il portiere fortunato
Problema fisico all’inizio, poi si riprende. Una sola parata in tutta la partita perché il Palermo ha tirato in porta solo due volte (statistiche ufficiali: 2 tiri in porta contro 5 del Modena). Leandro ha passato una domenica tranquilla, troppo tranquilla per un portiere avversario.
DELLA VALLE 7.5 – L’eroe per forza
Entra all’8′ per Tonoli infortunato e gioca 82 minuti come se fosse stato titolare da sempre. Sette duelli su 11 vinti, 4 tackle, un tiro in porta. Ha dato sicurezza, ha lottato, ha fatto dimenticare Tonoli. Quando entra un giocatore dalla panchina ed esce da uomo partita, significa che ha fatto qualcosa di speciale. Oggi Alessandro ha fatto qualcosa di speciale.
ADORNI 6.5 – Il guerriero ferito
Già nel primo tempo si capisce che ha “dolore all’altezza del polpaccio, proprio in zona ginocchio”. Ma resta in campo. Lotta, soffre, stringe i denti. Sottile spera che arrivi almeno all’intervallo per non bruciare un altro slot. Davide ce la fa, arriva in fondo. Resta alto da corner al 76′, e da quella situazione nasce il gol del pareggio. Menzione d’onore per il coraggio.
GERLI 6.5 – Il regista precauzionale
Ammonito al 17′, primo giallo della partita. Fabio è il “termometro del Modena” – quando lui tocca tanti palloni, il Modena gira. Oggi 43 passaggi (36% di precisione), un passaggio chiave, tanta corsa. Ma esce al 65′ per non rischiare il secondo giallo. Scelta saggia di Sottile. Prestazione solida ma non decisiva.
SANTORO 7.0 – Il tuttocampista silenzioso
Otto duelli su 11 vinti. Nel secondo tempo viene alzato, messo in pressione sui tre difensori del Palermo. E Simone risponde presente: recupera, spinge, lotta. È ovunque. Diventa anche capitano nel finale quando esce Di Mariano. Una prestazione di sostanza pura. Senza fuochi d’artificio, ma con la concretezza di chi sa stare in campo.
SERSANTI 6.5 – L’uomo del quasi-gol
Al 72′ costruisce un’azione perfetta: calcia bene, arretrando, centrando la porta. Ma Joronen va sul rimbalzo e la toglie dall’angolino. L’occasione più clamorosa del Modena per passare in vantaggio, sprecata. O meglio, parata da un portiere in stato di grazia. Alessandro ha giocato bene (7 duelli su 13 vinti), ma nel calcio conta anche la fortuna. Oggi non l’ha avuta.
ZAMPANO 7.0 – L’assistman del pareggio
È lui che al 76′ mette il cross che Zanimacchia poi trasforma nell’assist per l’autorete. Francesco ha corso per 90 minuti, tre passaggi chiave, sempre propositivo sulla fascia. Ha creato densità, ha messo in difficoltà la difesa del Palermo. E alla fine ha contribuito al pareggio.
ZANIMACCHIA 7.5 – Il cross del destino
Novanta minuti di qualità. Al 76′ riceve palla da Zampano e mette il cross che Bereszyński tocca di testa mandando il pallone nella propria porta. L’assist più beffardo della stagione. Luca è stato sempre pericoloso: un dribbling riuscito, 4 duelli su 6 vinti. Ha creato problemi per tutta la partita. E alla fine ha creato IL problema.
DI MARIANO 6.5 – Il ritorno con applausi
Sessantacinque minuti contro la sua ex squadra. Francesco ha dato tutto, ha corso, ha lottato. Esce all’83’ con gli applausi del Barbera. Rispetto reciproco tra un ex e i tifosi che lo hanno amato. Bella storia in una giornata amara.
GLIOZZI 6.0 – Il bomber senza gol
Cinque gol in campionato prima di oggi, capocannoniere del torneo. Ma oggi zero. Tre tiri, uno in porta. Ettore ha lottato, si è mosso, ma Joronen e la difesa del Palermo lo hanno chiuso bene. Il bomber può anche non segnare, se la squadra porta a casa il punto.
IL VERDETTO FINALE
Sedici tiri a dieci per il Modena. Cinquantasei percento di possesso palla. Cinque corner a tre. Cinque parate di Joronen contro una di Chichizola. Il Modena ha dominato le statistiche. Ma ha segnato zero gol.
L’unico che è entrato nella nostra porta l’ha fatto un nostro difensore, su un corner nostro, con la testa nostra, contro la nostra porta.
Questa è la sintesi perfetta di Palermo-Modena 1-1: il Modena ha meritato il pareggio per come ha giocato, ma noi abbiamo regalato il risultato con le nostre mani. O meglio, con la nostra testa.
Forza Palermo. Sempre. Anche quando il destino ci prende a calci.
Dato ufficiale: 32.922 spettatori paganti, senza contare gli accrediti. Il Barbera ha risposto presente. La squadra… quasi.