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Analisi post-gara

Il ritorno di Pigliacelli: l’ex che ci condanna alla prima sconfitta

pigliacelli catanzaro

C’è sempre quell’ex che ti fa male. Sempre. E ieri sera al Ceravolo l’ex di turno è stato Mirko Pigliacelli, che ha vissuto una serata da protagonista assoluto tra i pali del Catanzaro, parando tutto quello che poteva parare e negandoci il gol del pareggio.

Pigliacelli con la maglia rosanero ha vissuto anni da protagonista: 78 partite nella rinascita del Palermo che è tornato in Serie B, un pilastro della ricostruzione. Un portiere che i tifosi del Palermo hanno sempre apprezzato per la sua affidabilità. Prodotto del vivaio della Roma, molto abile nel gioco con i piedi, è stato un elemento fondamentale del nostro recente passato.

E ieri sera ci ha fatto male. Le statistiche dicono tre parate decisive nel suo carniere, ma la sensazione è che ogni volta che tiravamo in porta ci fosse lui a dire di no. Palumbo, Diakité, Segre, Pohjanpalo – tutti hanno provato a batterlo, tutti si sono trovati di fronte questo muro invalicabile che conosceva già ogni segreto del nostro attacco.

La legge dell’ex è sempre crudele nel calcio. Ricordo ancora quando Di Chiara – che tra l’altro è nato proprio a Palermo ed è cresciuto nel vivaio rosanero – giocava contro di noi. Ieri sera in campo c’era anche lui, sostituito al 72′, un altro pezzo di Palermo che ci affrontava dall’altra parte della barricata.

Ma Pigliacelli è stato diverso. È stato decisivo. Ogni sua parata sembrava un messaggio: “Ragazzi, mi conoscete, so cosa fate, e oggi non passate”. E infatti non siamo passati. Complimenti a lui per la prestazione, ma che rabbia vedere un ex così in forma proprio contro di noi.

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