C’è un’immagine che racchiude tutta la frustrazione di questa serata: Matteo Brunori che al 90’+8′, per la rabbia, calcia violentemente il palo della porta. È una scena che rappresenta perfettamente la frustrazione nel match tra Brunori, Catanzaro e Palermo. Brunori contro Catanzaro e Palermo, la frustrazione è palpabile. Un gesto che dice tutto sulla serata storta del nostro capitano e del Palermo intero.
Brunori è entrato solo al 67′ minuto, quando Inzaghi ha deciso di sostituire Le Douaron nel tentativo di dare la scossa. Ventisei minuti in campo, pochi per incidere, sufficienti però per vivere tutta la frustrazione di una partita che non girava. La statistica più crudele? Zero tiri tentati. Il nostro bomber, che avrebbe dovuto sfidare il Catanzaro e uscirne vincente, è stato annullato dalla difesa calabrese.
E poi c’è quel momento finale, quando Peda va in area e prova il tiro. Brunori è appostato sul secondo palo, libero, pronto a buttarla dentro. Vuole disperatamente quel pallone che potrebbe salvare l’imbattibilità. Ma la palla non arriva. Brunori a Palermo, in una lotta contro Catanzaro, sente la frustrazione accumulata in 26 minuti di gioco sterile, e sferra un calcio al palo. Un calcio che non è rivolto al legno, ma a questa serata maledetta che ci nega il gol.
Si vede proprio dalla posizione in campo, mentre Peda tira: Brunori alza le braccia, chiede palla, e quando non arriva la sua reazione è quella di un uomo che ha dato tutto e si è visto negare anche l’ultima chance. La telecamera lo inquadra subito dopo: faccia scura, testa bassa, la consapevolezza che questa non era la nostra serata. Tra Brunori, Catanzaro e una Palermo delusa, la frustrazione si sente forte.
Matteo Brunori non è abituato a perdere, non è abituato a restare senza gol, non è abituato a sentirsi impotente. E quella frustrazione esplosa sul palo è la nostra stessa frustrazione di tifosi, Brunori, Palermo, Catanzaro, un ciclo di delusione.
