Ho ascoltato la conferenza stampa di Vincenzo Vivarini e amici rosanero, questo Pescara non viene al Barbera per fare la comparsa. Analizziamo le dichiarazioni del mister abruzzese.
Il rispetto (e la frecciata) al Palermo
Vivarini ci definisce “squadra fortissima”, “attrezzatissima”, “valori di livello alto”. Ma quando gli chiedono delle nostre assenze risponde: “Se il Palermo si lamenta, stiamo bene”. Una battuta pungente che la dice lunga: sa benissimo che anche con qualche defezione abbiamo una rosa superiore.
La strategia anti-Palermo
Quello che preoccupa è la preparazione tattica. Vivarini ammette di aver lavorato TANTO su questa partita e dà un’indicazione chiara ai suoi: “Reggere l’urto dei primi quindici minuti”. Sa che dopo Cittadella e Monza avremo “il dente avvelenato” e il Barbera sarà una bolgia.
Il piano è chiaro: sopravvivere al nostro impatto iniziale, poi sfruttare gli spazi che inevitabilmente lasciamo. E dopo la partita col Monza, questa cosa mi fa venire l’ansia.
Il dettaglio su Inzaghi
Momento interessante: Vivarini rivela che Pippo dopo la sconfitta col Monza aveva già commentato la nostra gara dicendo “Abbiamo perso, l’importante è vincere la prossima”. Quella sicurezza che a noi tifosi fa sempre tremare le gambe. Speriamo sia benzina per i nostri ragazzi.
Caligara l’arma tattica
Il mister cita Caligara come possibile chiave per cambiare passo a centrocampo. Vogliono giocare palla a terra e sanno che se gli concediamo campo possono farci male. Attenzione massima.
Il verdetto
Vivarini è un allenatore preparato e onesto. Rispetta il Palermo ma non lo teme. I suoi hanno tirato 26 volte contro l’Avellino – non sono sprovveduti.
La chiave? L’approccio. Se pensiamo di aver già vinto, rischiamo grosso. Ma se giochiamo con rabbia e intensità per 90 minuti, il Barbera farà la differenza.
Forza Palermo! Oggi si torna a vincere.